Industria 5.0: la nuova era della produzione intelligente, sostenibile e centrata sull’uomo
6 Settembre 2024
In questo articolo analizziamo i 10 trend tecnologici che, secondo gli analisti Gartner, hanno il potenziale per trasformare nei prossimi anni i modelli di business tradizionali, portando innovazioni oggi ancora inimmaginabili.
Immaginate una fabbrica i cui macchinari sono in grado di auto gestirsi, decidendo come e quando operare al massimo dell’efficienza, riducendo gli sprechi e anticipando eventuali guasti grazie a un monitoraggio costante.
Non è più necessario l’intervento umano per prendere decisioni sul carico di lavoro o sulla gestione dei tempi, perchè l’AI calcola in tempo reale il percorso ottimale per soddisfare gli ordini nel minor tempo possibile e con un uso ottimizzato dell’energia.
In questa fabbrica lavorano robot polifunzionali in grado di passare dal montaggio al controllo qualità, fino alla movimentazione delle merci, tutto in risposta alle indicazioni fornite dall’AI.
Il tutto avviene in un’ottica di calcolo energeticamente efficiente: ogni dispositivo, dal singolo robot ai server dell’azienda, è progettato per consumare il minimo indispensabile di energia, riducendo l’impatto ambientale.
Questo ambiente rappresenta, secondo Gartner, il futuro della produzione: una combinazione di intelligenza autonoma, automazione flessibile e sicurezza informativa, il tutto con un’impronta sostenibile che non solo migliora la produttività e la qualità del lavoro, ma risponde anche a sfide globali come la riduzione dell’impatto ambientale e la tutela della fiducia nel mercato.
Come dichiarato da Gene Alvarez, analista Gartner “i principali trend tecnologi strategici di quest’anno riguardano gli imperativi e i rischi dell’intelligenza artificiale, le nuove frontiere dell’informatica e la sinergia uomo-macchina”. “Seguire queste tendenze aiuterà CIO e IT manager a plasmare il futuro delle loro organizzazioni con un’innovazione responsabile ed etica”.
Queste 3 categorie riflettono i principali ambiti di trasformazione digitale attesi per i prossimi anni, evidenziando come l’innovazione stia evolvendo verso un’integrazione sempre più avanzata e consapevole tra tecnologie, sistemi computazionali e l’interazione con l’essere umano.
L’Agentic AI è un tipo di Intelligenza Artificiale progettata per prendere decisioni e agire autonomamente per raggiungere obiettivi specifici. Diversamente dalle AI tradizionali, che sono passive e si limitano a rispondere ai comandi umani, l’Agentic AI è progettata per essere proattiva, utilizzando una combinazione di memoria, pianificazione, capacità di percepire l’ambiente e di adattarsi agli imprevisti.
Le Piattaforme di Governance AI sono fondamentali per monitorare, gestire e garantire che l’Intelligenza Artificiale operi in modo trasparente, equo e sicuro, rispettando sia le norme aziendali sia le aspettative sociali. Questi sistemi entreranno in gioco come una sorta di “bussola etica” prevenendo discriminazioni e assicurando che le decisioni automatizzate rispettino gli standard aziendali e le normative.
Il trend della Disinformation Security nasce dalla crescente necessità di proteggere aziende, governi e utenti dal dilagare di informazioni false o manipolate, che possono causare danni a livello operativo, economico e reputazionale. I sistemi di Sicurezza contro la Disinformazione mirano a verificare e proteggere l’autenticità delle informazioni, prevenendo falsificazioni e monitorando la diffusione di contenuti dannosi. Questa protezione diventerà cruciale per la protezione della reputazione aziendale vista la sempre più crescente minaccia di phishing, fake news e social engineering.
La Criptografia Post-Quantistica (PQC) si riferisce a tecniche crittografiche avanzate, sviluppate per resistere alle minacce poste dai computer quantistici, una tecnologia in rapida evoluzione che promette una potenza di calcolo mai vista. I computer quantistici, a differenza dei computer classici, utilizzano i principi della meccanica quantistica per elaborare enormi quantità di dati in tempi molto brevi, rendendo obsoleti molti degli attuali metodi di cifratura, su cui si basa la sicurezza digitale odierna.
L’Intelligenza Invisibile Ambientale utilizza sensori e tag a basso costo in ambienti e oggetti quotidiani, in modo da raccogliere continuamente dati in modo discreto e senza richiedere intervento umano diretto. Questi sensori, spesso invisibili o “ambientali” perché nascosti agli occhi degli utenti, comunicano in tempo reale informazioni sul contesto e sullo stato degli oggetti o degli spazi in cui sono inseriti, inviando i dati nel cloud per analisi, controllo e automazione.
L’Energy-Efficient Computing mira a ridurre l’impatto ambientale dei sistemi digitali, diminuendo il consumo di energia nei data center e reparti IT.
Questo trend è diventato cruciale poiché la domanda di calcolo cresce rapidamente, specialmente con l’adozione dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei big data, che richiedono una potenza di calcolo significativa e, quindi, un elevato dispendio di energia.
Grazie all’adozione di tecnologie ad alta efficienza, le imprese potranno ridurre i costi energetici delle proprie infrastrutture e minimizzare l’impatto ambientale, rispondendo alla crescente domanda di sostenibilità.
Le grandi aziende tecnologiche stanno già investendo in server a risparmio energetico e in impianti di raffreddamento naturale per i data center, riducendo le emissioni di CO₂.
Produttori come NVIDIA, AMD e Intel stanno sviluppando processori più efficienti, come GPU specializzate e processori neuromorfici, che riducono il consumo di energia, soprattutto per operazioni legate all’intelligenza artificiale.
L’Hybrid Computing rappresenta un nuovo approccio alla gestione della potenza di calcolo che combina tecnologie diverse per affrontare problemi computazionali complessi e ottimizzare le prestazioni.
La crescente domanda di potenza di calcolo sta portando al limite i sistemi computazionali tradizionali. Il Computing Ibrido è destinato a diventare fondamentale nei prossimi anni, man mano che le aziende incrementano l’uso di tecnologie avanzate per applicazioni come l’AI generativa, la realtà aumentata, la simulazione in tempo reale e l’elaborazione dati avanzata.
Con il supporto di sistemi fotonici, neuromorfici e, in futuro, quantistici, le organizzazioni potranno esplorare nuovi orizzonti di innovazione e ottimizzazione, affrontando sfide tecnologiche sempre più complesse e creando valore in modo più efficiente e sostenibile.
Lo Spacial Computing è una tecnologia che fonde il mondo fisico e quello digitale in modo che gli utenti possano interagire con contenuti digitali posizionati nello spazio reale. Grazie alla realtà aumentata (AR), alla realtà virtuale (VR) e alla realtà mista (MR), lo Spatial Computing offre esperienze immersive e interattive in cui gli oggetti digitali sono “ancorati” a posizioni specifiche del mondo reale, creando una sensazione realistica.
Lo Spacial Computing si basa su dispositivi come visori di realtà aumentata, occhiali intelligenti, smartphone e altri sensori che tracciano l’ambiente circostante e identificano la posizione dell’utente. Questi dispositivi “mappano” lo spazio e ancorano elementi digitali su superfici reali, così che appaiano stabili e consistenti anche quando ci si muove attorno a essi. I miglioramenti nelle tecnologie di rete, come il 5G, e nelle capacità di calcolo dei dispositivi portatili rendono queste esperienze sempre più fluide e accessibili.
I Robot Polifunzionali rappresentano un’importante evoluzione nel campo della robotica, caratterizzata da macchine capaci di svolgere compiti diversificati, con flessibilità operativa e la possibilità di adattarsi a nuove esigenze e contesti. Questi robot possono essere riprogrammati o configurati per eseguire una varietà di operazioni, rispondendo a comandi umani o operando in modo semi-autonomo.
In contesti produttivi, i robot polifunzionali vengono programmati per adattarsi alle variazioni nei processi di produzione o alle richieste dei clienti, aumentando l’efficienza operativa e riducendo i costi.
Il Potenziamento Neurologico riguarda l’uso di tecnologie avanzate per ampliare le capacità cognitive umane e migliorare l’interazione tra mente e macchina.
Si tratta di dispositivi e tecnologie capaci di leggere, interpretare e talvolta anche scrivere informazioni direttamente nel cervello, offrendo così nuove modalità per potenziare memoria, attenzione, capacità di apprendimento e reazione. Questi strumenti, noti anche come interfacce cervello-macchina bidirezionali (BBMI), stanno iniziando a trovare applicazione in settori come la sanità, l’istruzione e persino in ambito aziendale.
In conclusione, i 10 trend tecnologici individuati da Gartner per il 2025 delineano un futuro in cui la tecnologia non solo rivoluzionerà l’efficienza aziendale, ma diventerà anche una risposta concreta alle sfide di sostenibilità, etica e sicurezza.
Dall’AI sempre più autonoma e auto-gestita, in grado di supportare decisioni complesse e personalizzate, alla sicurezza contro la disinformazione e la minaccia del calcolo quantistico, fino alle innovazioni orientate all’efficienza energetica e alla gestione invisibile degli ambienti, queste tendenze delineano scenari nuovi e sfidanti per le aziende.
Prepararsi a integrare queste tecnologie significa abbracciare una visione strategica e lungimirante, con l’obiettivo di restare competitivi in mercati in costante evoluzione e di contribuire a un mondo digitale più sicuro, trasparente e inclusivo.
Per i responsabili IT e i CIO è questo il momento di gettare le basi per un futuro in cui l’interazione tra uomo e tecnologia sarà sempre più naturale e interconnessa, sostenendo al contempo le sfide ambientali e sociali che già oggi si attestano come prioritarie.
Come sempre, le organizzazioni che sapranno anticipare i cambiamenti e guidarli con consapevolezza potranno trasformare le innovazioni tecnologiche in vantaggi competitivi concreti.
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