Italia, Paese di contraddizioni: il divario tra adozione dell’AI vs Digitalizzazione delle imprese
19 Settembre 2024
La direttiva europea NIS2 (Network and Information Security 2), che entrerà in vigore il 17 ottobre 2024, è un aggiornamento della precedente direttiva NIS (del 2016) e introduce misure di sicurezza informatica più severe per le infrastrutture critiche e i servizi essenziali in Europa.
Il suo obiettivo è garantire una maggiore resilienza e protezione contro le minacce informatiche, migliorando la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici utilizzati dai settori considerati vitali per il funzionamento della società e dell’economia europea.
A differenza della direttiva NIS precedente, dove gli Stati membri potevano autonomamente identificare quali operatori fossero considerati essenziali, la NIS2 introduce un criterio standard basato sulle dimensioni aziendali.
La nuova direttiva si applica principalmente alle organizzazioni di dimensioni medio-grandi, ossia quelle con almeno 50 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro, attive nei settori considerati critici.
L’elenco comprende 18 settori critici, che includono ambiti essenziali per la società, come energia, trasporti, sanità, finanza, pubblica amministrazione e produzione industriale.
Le aziende che rientrano in questi settori saranno classificate come “entità essenziali” o “importanti” a seconda delle dimensioni e dell’impatto sui servizi.
Le piccole imprese sono generalmente escluse, salvo eccezioni per quelle che svolgono attività ritenute di particolare rilevanza per la società. Queste ultime saranno tenute a rispettare requisiti di sicurezza più stringenti, a implementare misure di sorveglianza avanzate e a conformarsi a rigorosi obblighi di segnalazione.
Attenzione, è importante evidenziare che la NIS2 non si limita a classificare come essenziali o importanti le singole organizzazioni o i fornitori di servizi, ma include anche l’intera filiera, ampliando notevolmente il campo di applicazione.
Ad esempio, un’azienda IT che fornisce hardware o software a un cliente che utilizza tali prodotti per offrire un servizio essenziale rientra automaticamente nell’ambito di applicazione della normativa.
La NIS2 comporta implicazioni significative, in primo luogo per le aziende pubbliche e private che rientrano nei settori critici, ma anche per quelle ad esse correlate, soprattutto se producono componenti, software o servizi che supportano le infrastrutture critiche o rientrano nelle filiere dei settori interessati.
Saranno richieste misure di sicurezza più avanzate come la gestione delle vulnerabilità, la protezione dei dati e un maggiore controllo sugli accessi ai sistemi.
Questo richiede un ripensamento delle politiche di sicurezza informatica, inclusi:
La NIS2 introduce anche un sistema di sanzioni per le aziende che non si adeguano, che può includere multe significative basate sul fatturato annuo.
Inoltre, viene rafforzata la responsabilità del management, che sarà tenuto a supervisionare l’implementazione delle misure di sicurezza, rendendo la conformità un obbligo non solo per il reparto IT, ma per tutta la dirigenza.
Le aziende interessate devono avviare fin da subito una valutazione del loro stato di conformità e adottare le seguenti azioni:
La NIS2 rappresenta un cambiamento significativo per il panorama della sicurezza informatica in Europa, e le aziende italiane devono considerarla come un’opportunità per rafforzare la loro resilienza e proteggere il proprio valore strategico.
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